La Pillola Rossa
Il fumo negli occhi - analisi di un volantino
Il fumo negli occhi – analisi di un volantino
Qualche giorno fa davanti alla mia scuola alcuni studenti mi hanno dato il volantino visibile nell’immagine sopra riportata. Leggendolo alcune riflessioni si sono fatte subito largo nella mente; ma procediamo con ordine.
Si apre in alto con una domanda: «La scuola è finita?» Per attendere la risposta non si ha bisogno di molto: quel «più» senza accento sembra proprio dire di sì; ed ecco che quel punto interrogativo si trasforma immediatamente in esclamativo… La scuola è finita! – e pensare che un volantino dovrebbe essere un biglietto da visita!
Più emblematica risulta invece la frase nel riquadro, «Combattete la VOSTRA battaglia!» Quel «vostra» così in evidenza sembra proprio voler dire: “ognuno combatta la sua battaglia, voi la vostra noi la nostra (i nostri interessi prima di tutto 😉 )”
«Non tutto è come ve lo fanno apparire!», vero: è anche peggio! (n.d.a. perdonate lo stile, riporto alla lettera)
Ma veniamo al retro: «è utile sapere che… la riforma Gelmini»… è bella e buona (vedi a questo link l’immagine di Bart Simpson alla lavagna).
Punto 1.
Perché non ridurli ad uno solo? Con un solo indirizzo sì che la scelta sarebbe stata semplificata: non si poneva proprio il problema!
Ma forse potrebbe essere un’ottima idea da cui trarre spunto: magari per i prossimi compiti in classe invece delle solite tre o quattro tracce ne darò una sola; semplificare al massimo, è questo lo spirito ministeriale, non vi pare?
Punto 2.
E dei circa 150.000 licenziamenti in tre anni non diciamo nulla? Non vi sembra che facendo un po’ di conti questa cifra equivale allo smantellamento di un’intera azienda come la Fiat che conta nel suo gruppo 190.000 dipendenti nei 188 stabilimenti presenti in tutto il mondo? Ma perché l’Italia ha bisogno della Fiat? E della scuola cosa volete che se ne faccia?!
I 3000 posti da preside? Vorrà dire che dal prossimo anno scolastico avremo più presidi che professori!
Punto 3.
È così vero che gli alunni sono costretti a pitturare loro stessi le proprie aule; senza contare il sovraffollamento a cui debbono sottostare: 30 e più unità per classe in spazi ristretti e fuori norma, altro che sicurezza!
Punto 4.
È proprio un toccasana, soprattutto ora che la riforma ha creato nuove materie per le quali il ministero non ha ancora fornito le linee programmatiche: della serie che bisogna scegliere un testo a caso e tenerselo per almeno cinque anni!
Punto 5.
E per riuscirci ne ha ridotto le ore settimanali nei vari anni scolastici! Ma non ha tagliato solo le ore di lingua: anche quelle di molte altre materie sono state eliminate, soprattutto quelle di indirizzo – beh, ma qualcosa bisogna pur toglierla! Non vi pare?
Punto 6.
Questa non l’ho proprio capita! Qualcuno me la spiega? A me pare piuttosto che anche in questo caso abbia semplificato il problema: non assume e basta! Ha persino eliminato il ricambio generazionale dovuto ai pensionamenti che non sono stati rimpiazzati in nessuna forma (per approfondire vedi qui le dichiarazioni del ministro poco matematico)
E se ci sono tanti precari è perché il governo italiano (da diversi anni a questa parte) preferisce risparmiare sulle spalle dei lavoratori piuttosto che offrirgli il necessario incarico di ruolo!
Concludo scusandomi con quel povero Mazzini per l’improprio richiamo alla sua Giovine Italia: spero che giaccia ben seppellito nella sua tomba per sopportare la firma di tale volantino!
P.S. Per approfondire la questione relativa al punto 5, basta consultare i relativi dati numerici al seguente post:
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